Maurycy Gottlieb: Yom Kippur
ORARI DI SIRACUSA
Inizio digiuno ore 18.51
Fine digiuno 19.47
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L E T T U R E
SHACHRITH:
Parashah I Sefer Vaykrah 16
II Sefer Bemidbar 29,7-11
Haftarah Yeshaʽyahu 57,14 - 58,14
Nel pomeriggio lettura del libro di Yonah.
Shalom a tutti.
Rosh
Hashanà segna l'inizio del periodo penitenziale che è chiamato Yamim
Noraim, giorni terribili. In questo periodo tutti noi veniamo chiamati a
rispondere dei nostri comportamenti e pensieri davanti a Kadosh Barukh
Hu, per essere giudicati. Ma è soltanto nell'ultimo giorno, il più
solenne, Yom Kippur, il giorno dell'espiazione, che Il Santo Benedetto
si pronuncierà. Yom Kippur è il momento che ha maggior peso sulla
coscienza ebraica personale e collettiva.
La Mishnah impone per questo giorno il digiuno,
che comincia dalla sera di Kippur, poco prima del tramonto (si chiama
tosefet Yom Kippur, cioè aggiunta) fino alla sera del giorno successivo ed
è totale: liquidi e solidi. Il digiuno non deve essere letto come
privazione e quindi legato alla colpa, alla punizione, ma come distacco
dalla fisicità, un raccogliersi in una dimensione puramente spirituale,
una via per il raccoglimento, per l'introspezione, per la preghiera.
Anche le altre privazioni, quale il piacere fisico, gli atti sessuali,
il lavarsi, il truccarsi rimandano a questa sfera di distacco dalla
fisicità verso la spiritualità. È inoltre proibito indossare scarpe,
indumenti o oggetti d'uso in pelle.
Naturalmente le
persone malate o debilitate debbono consultarsi con il rabbino per verificare se essere esentati dal digiuno e, in
particolare, dall'assunzione di liquidi.
In
questo giorno il rabbino e il chazan, ma anche coloro che si recano al
tempio si vestono di bianco e i maschi usano una kippà bianca o comunque
chiara, in segno di purità morale e di elevazione spirituale. Anche l'Aron e la Torah sono coperte da un drappo bianco.
Questa è
l' unica sera in cui i maschi indossano il talleth che, come sapete,
viene indossato solo per la preghiera del mattino; per tanto dopo la
berakhah sul talleth il Rabbino intonerà tre volte: In presenza del tribunale celeste, a nome di D-o Santo benedetto, a nome di questa sacra assemblea, noi dichiariamo esser permesso di pregare coi prevaricatori. In
altri minhag sono il chazan e due maggiorenti della comunità che
reggono i Sifrei Torah. Poi il chazan intona Kol Nidrei. Il brano è
musicalmente complesso per
via dei melismi sui quali è intonato, e viene cantato dal solo chazan.
Potete ascoltare questa versione molto bella di Mordechai Ben David nel canto doloroso tipico della tradizione Askenazita:
Nella
liturgia sefardita, nel servizio serale viene letta la Corona Del
regno, di Shelomoh Ibn Gabirol, un testo poeticamente molto bello. Vedi: La Corona del Regno
Il giorno successivo la preghiera dura ininterrottamente dalla mattina al tramonto.
Al centro
della preghiera c'è la confessione dei peccati che viene ripetuta varie
volte e comprende cinquantasei tipi di trasgressioni. È importante
sapere che questa confessione viene recitata collettivamente utilizzando
il plurale perché tutti noi Ebrei dobbiamo condividere le colpe e
le responsabilità.
La lettura è tratta dai Ketuvim mentre nel pomeriggio si legge il libro di Yonah.
Il tema dominante è quello della clemenza per una sincera Teshuvah.
Vi ricordo inoltre che nel culto al Mishkan di Yerushala'm il sommo Sacerdote entrava nel Kadosh Kedoshim e solo nel giorno di Kippur pronunciava il Nome divino, il sacro Teragramma.
Poi, alla fine del giorno, udremo il suono ancestrale e commovente dello Shofar.
Vi ricordo che l'ebraismo ritiene che il perdono lo possa dare solo chi ha subito il
torto per cui, prima che inizi la preghiera, è consuetudine rivolgersi a
coloro che si pensa di aver offesi, o con chi ci si è comportati in
modo ingiusto, chiedendo il loro perdono. Dobbiamo arrivare a Yom Kippur
con la coscienza pulita.
Il digiuno termina dopo la Havdalah che normalmente si fa senza la berakhah sui besamim, a meno che Kippur non cada di Shabbath, come quest'anno.
Shalom
Israel Eliahu
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