Kletzmers, Boris Dubrov 2009
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i tempi lontani dello Zar di tutte le Russie, un giorno
reclutatori dell’esercito si presentarono in uno shtetl e obbligarono tutti i
giovani ebrei, anche gli studenti della yeshivah, ad arruolarsi.
Con grande sorpresa dei loro superiori, i ragazzi ebrei che
furono inviati all’addestramento si rivelarono molto abili nel tiro con le
armi, dimostrando tutti un’ottima mira. Cosicché allo scoppio della guerra
furono inviati come carne da macello in prima linea. Quando comparvero alla
fronte le armate nemiche gli ufficiali ordinarono: – Aprite il fuoco – ma non
si udì alcuno sparo. – Fuoco, fuoco maledizione!!!! – ordinarono ancora gli
ufficiali ma, poiché non succedeva nulla, il generale stesso gridò – In nome
dello Zar ma che succede, perché non sparate?!? – Così i giovani ebrei
risposero:
– Sparare? Ma cosa vuole che spariamo, non vede che là di
fronte c’è della gente?! –
A questo proposito, vi ricordate di quell’ufficiale che in
visita al poligono vide tutti i bersagli nel muro centrati con un colpo perfetto
al centro? Allora chiese chi fosse mai quel soldato campione di tiro. Gli
risposero – È quel ragazzo laggiù, quel giovane ebreo – Così l’ufficiale chiamò
il giovane. – Dimmi ragazzo, come fai ad avere una mira così straordinaria da
centrare con un solo colpo il cerchio piccolo del bersaglio? – Oh signore,
molto semplice, prima sparo nel muro e poi vado a fare i cerchi attorno al
buco!!
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