Secondo la decisione di Rav Scialom Bahbout, Rabbino Capo di Napoli, dell'Italia Meridionale e
della Sicilia, il Purim di Siracusa verrà festeggiato nella Sinagoga del Centro Tiqqun il
giorno 16 gennaio
Da alcuni anni, grazie agli studi del Dott. Dario Burgaretta, è stato restituito alla
nostra città il Purim di Siracusa, una festa ebraica dimenticata dopo l’espulsione
degli Ebrei del 1492. Il Purim ha una storia antica e controversa che l’aveva visto perdere l’identità siciliana e specificatamente siracusana,
nell’esilio degli ebrei siciliani in fuga verso il Pireo.
Il Centro di Cultura Ebraica Tiqqun vuole rendere partecipi di questa festa ritovata gli ospiti che interverranno alla Galleria Roma, con un saggio di musica eseguita da Elisa Nocita, la descrizione storica e religiosa di questa festa a cura del Prof. Dario Sutter, e la narrazione degli eventi che si ricordano in questa occorrenza letti dall'attrice Bibi Bruschi.
Seguirà l’assaggio di dolci ebraici che si usano consumare in queste feste.
Il Purim di Saragusa, ovvero di
Siracusa, fa parte dei Purim cosidetti minori: i Purim qetanim.
Generalmente questi fanno riferimento ad eventi miracolosi che meritano
di essere tramandati nella memoria collettiva e che appartengono ad una
comunità o ad una regione ebraica circoscritta. Testimoniano ai posteri
la riconoscenza per l'opera miracolosa della provvidenza divina. La
festa che celebra questa ricorrenza prevede solitamente la lettura di
una meghillà, un rotolo che contiene la narrazione dell'evento che viene
ricordato, sul modello della meghillat Ester del Purim principale. Nel
caso del Purim di Siracusa si narra dell'intervento del profeta Elia che
apparì in sogno ad alcuni Ebrei della città per evitare che la
presentazione dei sifrè Torah, omaggio dovuto al Re Saragonasos, si
trasformasse in un eccidio. Come nella narrazione di Ester anche nel
nostro caso il confine fra la malvagità e la giustizia è ben definito.
Il perfido Marcos, il traditore, verrà punito per la sua stessa colpa.
Le vicissitudini di questa festa sono note: dopo l'editto di espulsione
del 1492 molti Ebrei da Siracusa fuggirono verso oriente, in particolare
a Salonicco e Giànnina dove, nel corso dei secoli, il Purim di Siracusa
perse la sua reale radice storica confondendosi, generazione dopo
generazione, con un presunto Purim di Saragozza, equivoco dovuto
all'assonanza del toponimo e alla lingua adottata dagli Ebrei siciliani
in quei nuovi luoghi, che era il ladino ovvero il Giudeo-Spagnolo.
Dobbiamo al Prof. David Simonsen e successivamente al Dott. Dario
Burgaretta la restituzione di questa importante pagina ebraica alla
città di origine Siracusa.
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