Boris Dubrov, Gioia nel villaggio, 2009
Shmuel
era un uomo molto intraprendente, disposto alle avventure e aperto ai
cambiamenti. Un giorno venne a sapere da un mercante di passaggio che in
un lontano paese non conoscevano le cipolle. Ne rimase stupefatto: com’era
possibile che non le conoscessero, che potessero cucinare senza quel
delizioso ingrediente? Immediatamente almanaccò un progetto, ci avrebbe
pensato lui a diffonderne l’uso. Acquistò un immenso sacco di cipolle e
partì senza esitazioni per quello sperduto paese. Dopo qualche mese di
viaggio finalmente giunse a destinazione e si diresse subito al palazzo
reale dove chiese un’udienza al Re in persona. “Vostra Maestà” cominciò
impavido “Vi ho portato una cosa di cui Voi ignorate l’esistenza: si
tratta di una verdura straordinaria che si accompagna con tutti i cibi, di una deliziosa bontà. Desidero solo farvela assaggiare”.
“Mostraci
dunque questa meraviglia” rispose il monarca “Ma attento! Se non sarà
come dici, la tua impudenza ti costerà molto cara!”
Il Re riunì tutte le personalità del reame per assaggiare la novità. Shmuel distribuì le cipolle e l’entusiasmo fu unanime. Il sovrano pagò l’intero carico di cipolle a peso d’oro e Shmuel fece ritorno al suo Shtetl ricco e felice, accolto come un eroe. Il racconto che Shmuel fece al suo ritorno colpì profondamente la fantasia e la bramosia di Schlomo, uomo avido e geloso, che fece questa riflessione: se non conoscevano le cipolle, sicuramente non conoscono nemmeno l’aglio.
E che cosa c’era di più delizioso dell’aglio? Se in quel lontano paese avevano pagato a peso d’oro le cipolle, cosa avrebbero mai dato per l’aglio?!
Shlomo mise sul suo carro grandi sacchi del prezioso carico e partì a sua volta verso quella remota destinazione.
Giunto laggiù, chiese udienza al Re, gli mostrò il prezioso bulbo e lo fece assaggiare ai notabili. La corte, anche in questo caso dimostrò un immenso entusiasmo, anzi, un vero e proprio delirio.
Il
Re riunì i suoi ministri per decidere come remunerare il nobile
straniero per il suo meraviglioso aglio: l’oro non era abbastanza per
ricompensare questo cibo degno degli angeli dell’Eterno.
Che cosa poteva esistere di ancora più prezioso in tutto il Reame???
Ma certo, la decisione fu presa: le cipolle di Shmuel!!!
Tratto da M. A. Ouaknin - D. Rotnemer: Così giovane e già ebreo. Piemme 1998
Tratto da M. A. Ouaknin - D. Rotnemer: Così giovane e già ebreo. Piemme 1998
Nessun commento:
Posta un commento