Alexandr Onishenko: Danza ebraica, 1999
 
È morto il vecchi Esaù, lo shames della sinagoga di Gorizia.
Alcuni vecchi Ebrei pensano di andare dal rabbino Michelstaedter, famoso per i suoi incantesimi e per i suoi miracoli, a chiedergli di resuscitare Esaù perché non sanno come sostituirlo.
“D’accordo” dice Michelstaedter “però io ho bisogno di un presniz di Sesana (un dolce sloveno) e di un po’ di vino rosso. Tutti alimenti non kasher, mi raccomando”.
Il rabbino miracoloso giunge in casa dello shames, mangia una fetta di presniz, beve un bicchiere di vino rosso, poi con voce autorevole dice: “Alzati e cammina!”
L’ingiunzione rimane senza esito.
Allora il rabbino Michelstaedter si fa portare del vino Terrano del Carso, mangia un’altra fetta di presniz, quindi con voce tonante ripete: “Alzati e cammina”.
Ma neppure dopo questa ingiunzione, nonostante l’autorevolezza del rabbino miracoloso, succede qualcosa.
A questo punto rabbi Michelstaedter si fa portare una bottiglia di vino frizzante del Collio, mangia un’altra fetta di presniz, poi dice solennemente: “Esaù, alzati e cammina”.
Lo shames non si muove.
Allora il rabbino si avvicina, lo osserva e conclude: “Temo che sia davvero morto”.
 
Da Ferruccio Folkel: Storielle ebraiche, BUR 1999