giovedì 26 dicembre 2013

SHABBATH 25 TEVET 5774 / 27-28 DICEMBRE 2013 - VAERÀ

  Boris Dubrov: Discussione, 2009

ORARI DI SIRACUSA
ore 16.30 - 17.33 
Per le altre località clicca   Q U I

PARASHAH VAERÀ: Shemoth 6,2 - 9,35
HAFTARAH: Yechezqiel 28,24 - 29,21 


Shalom a tutti.
Due studenti in un college americano, un ateo e un Ebreo osservante, vivendo nella stessa stanza, si trovavano spesso a discutere di temi religiosi. Come sempre accade l’ateo, da bravo intellettuale gemebondo con il fiato snob, manteneva l’atteggiamento supponente e denigratorio di chi si sente depositario degli assoluti dell’intellighenzia accademica.
Trovandosi a discutere del passaggio del Mar Rosso l’ateo diceva:
- Ma che miracolo e miracolo! Intanto si chiama Mar dei Giunchi e proprio per questo c’erano 20 cm di acqua, così gli Ebrei poterono passare a piedi, altro che acque che si separano, altro che miracolo!!! -
L’altro studente rispose: 
– Non è questo il miracolo, il miracolo è che gli Egiziani siano annegati in 20 cm di acqua! –
Se cercate qualche commento sulle piaghe d’Egitto in Internet vi ritrovate decine di siti che si sperticano per dimostrare che le piaghe altro non sono che fenomeni naturali dovuti alla esplosione vulcanica dell’isola di Santorini, dunque la veridicità della Torah confermata da fonti storiche. Il papiro di Ipuwer di incerta datazione compresa fra il secolo XIX e il XII a.e.v. conferma in una cronaca gli eventi narrati nella nostra parashah. Dunque siamo di fronte ad un approccio razionalista che sostanzialmente conferma, come in molti altri casi, la veridicità del dettato Toraico, presumendo che, non di prodigi si tratta ma di cause naturali interpretate in chiave misterica, esoterica o miracolistica, quando va bene trascendentale.
Nel nostro caso tutto fa concorrere ad individuare un’unica causa che concatena tutte le piaghe, compresa l'epidemia dovuta a micotossine che avrebbe dovuto cogliere tutti i bambini Egiziani.
La colorazione delle acque dovuta a cianobatteri, la conseguente morte dei pesci, e la proliferazione delle rane le cui uova non venivano più mangiate dai pesci etc etc... potete trovare tutto su internet.
L’approccio scientifico a volte fa perdere di vista che il linguaggio della Torah ha anche stratificazioni diverse dal mero dato oggettuale, è metaforico, simbolico, paradigmatico. Soprattutto ci fa perdere di vista il fatto che dietro agli eventi noi riconosciamo una causa trascendente, divina.
Proprio per questo spesso non è difficile leggere dietro alle tesi sù esposte, un ideologismo corrotto dalla laicità, dallo scientismo a tutti i costi, animato da sete di confutazione e non di confermazione del dettato scritturale.
Certo leggere tutti gli accadimenti con lo snobismo intellettuale dello studente della barzelletta iniziale, comporta un pregiudizio di fondo, l’incapacità del dialogo ma, soprattutto quella di cogliere nel profondo il valore della narrazione.
Ascoltate per esempio questo Midrash:
Perché il Signore mandò per prima la piaga del sangue? Perché Faraone e gli Egiziani adoravano il Nilo e allora il Signore disse a Moshè: “Va, colpisci la loro divinità in loro presenza”. Si dice infatti comunemente: Colpite la divinità perché si spaventino i suoi sacerdoti. E infatti il Signore non colpisce un popolo se prima non ha punito la divinità di quel popolo (Shemot Rabbà 9).
Ed ora Rav David Sciunnach: “C’è da domandarsi perché haShem abbia iniziato le dieci piaghe d’Egitto proprio con quella del sangue del Nilo e non con un’altra. La Torah ci vuole insegnare che haShem utilizza il principio di middà Keneghed middà. HaShem agisce e reagisce in rapporto all’azione dell’uomo. Fintanto che gli Ebrei erano oppressi e maltrattati Kadosh Baruch Hu non è intervenuto per salvarli, ma quando ha visto che il sangue innocente dei bambini veniva sparso decide di intervenire. È quello stesso sangue dei bambini ebrei gettati nel Nilo che ci richiama alla prima delle dieci piaghe d’Egitto”.
Ysrael Yaakov Kanyevsky nel Hayè Olam scrive: Con la piaga del sangue si è visto che haShem Benedetto domina le acque; e così pure all’apertura del Mar Rosso quando le acque del mare si sono drizzate come una diga diventando per loro un muro alla loro destra e alla loro sinistra (traduzione di Ralph Anzarouth nel sito anzarouth.com)
Come vedete entriamo in un mondo spirituale dove l’esegeta coglie il nesso fra la causa  e l’evidenza di un evento naturale. Hashem si serve della natura per domare la natura dell’uomo, interviene nella storia degli uomini in contesti comprensibili all’uomo stesso. Un mondo dove l’intelligenza non è solo quella del vedere, del sezionare, ma quella del comprendere. Se la Torah è attendibile nelle descrizioni degli eventi nel caso delle piaghe, allora deve esserlo necessariamente anche quando descrive altri prodigi. Quindi anche quando una nube guida nel deserto gli Ebrei se non è D-o chi sarebbe secondo i nostri scienziati? Il simun che si volge in spire?
Scrive ancora Kanyevsky (op. cit.):
Tutti i segnali e i prodigi che HaShem Benedetto compì in Egitto attraverso Moshè Rabbenu, la pace sia su di lui, avevano lo scopo di proclamare che il Creatore, che sia Benedetto, domina il suo mondo e dirige tutto, come è scritto (Shemot, 9,15-16) Se avessi scagliato la Mia mano e avessi colpito te e il tuo popolo con la mortalità, saresti scomparso dalla terra! E invece per questo ti ho lasciato in vita, per dimostrarti la mia forza e per proclamare il Mio nome nel mondo intero. Per questo ci furono molte piaghe in Egitto diverse fra loro, malgrado una sola piaga, mantenuta fino all’insopportabilità, sarebbe stata sufficiente a domare Faraone”.
Shabbath shalom
Israel Eliahu

Nessun commento:

Posta un commento